GUida e strumenti al DNSH
Do No Significant Harm
Il principio del “non arrecare un danno significativo” all’ambiente nasce per coniugare crescita economica e tutela dell’ecosistema
Guida operativa al DNSH
STEP #1
Il principio del “non arrecare un danno significativo” all’ambiente, anche noto come principio DNSH, cioè “Do No Significant Harm", nasce per coniugare crescita economica e tutela dell’ecosistema, garantendo che gli investimenti siano realizzati senza pregiudicare le risorse ambientali.
STEP #2
La relazione sul rispetto del principio DNSH è obbligatoria per quelle attività per le quali è richiesta una valutazione dell'impatto ambientale prima di poter essere classificate come sostenibili, secondo le indicazioni della Tassonomia dell'Unione Europea sulle attività sostenibili.
STEP #3
Come si fa la valutazione DNSH?
Valutare la DNSH significa analizzare gli impatti negativi e positivi delle attività economiche sulle persone e sull'ambiente, utilizzando indicatori specifici e considerando i diritti umani e gli standard ambientali.
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Pubbliche Amministrazioni
Le pubbliche amministrazioni devono adeguarsi alla regolamentazione del DNSH (Do No Significant Harm) per garantire attraverso le proprie attività la tutela dell'ambiente, della salute umana e della biodiversità. I principi del DNSH si applicano infatti agli appalti pubblici, all'acquisto di beni e servizi, alle politiche ambientali e sociali. Alcuni esempi di ambiti di applicazione riguardano la gestione dei rifiuti, l'energia, l'agricoltura e la mobilità. È importante che le pubbliche amministrazioni adottino politiche sostenibili e monitorino costantemente gli impatti delle loro attività. L'adeguamento alla regolamentazione del DNSH, oltre ad essere obbligatoria in alcuni casi, può migliorare la reputazione dell'amministrazione e creare vantaggi competitivi.
Aziende
Le aziende sono chiamate ad adeguarsi alla regolamentazione del DNSH (Do no significant harm), per garantire un impatto sostenibile delle loro attività sull'ambiente e sulla società.
La valutazione DNSh è obbligatoria per le grandi imprese con oltre 500 dipendenti e per le imprese che operano in settori ad alto impatto ambientale. Ma la valutazione DNSH può essere vantaggiosa anche per le piccole e medie imprese in termini di reputazione, fiducia del consumatore e accesso a finanziamenti sostenibili. È importante comprendere le implicazioni di questa regolamentazione per le proprie attività e agire di conseguenza per garantire un impatto positivo e sostenibile.
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Il principio DNSH ha origine dalla Tassonomia delle attività economiche ecosostenibili, la normativa europea che intende offrire una definizione e classificazione univoca di quali attività possono definirsi sostenibili e a quali condizioni. A raggiungimento di tale scopo sono stati innanzitutto individuati 6 obiettivi ambientali:
Mitigazione dei cambiamenti climatici
Un'attività economica non deve portare a significative emissioni di gas serra (GHG)
Adattamento ai cambiamenti climatici
Un'attività economica non deve determinare un maggiore impatto negativo al clima attuale e futuro, sull'attività stessa o sulle persone, sulla natura o sui beni
Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine
Un'attività economica non deve essere dannosa per il buono stato dei corpi idrici (superficiali, sotterranei o marini) e determinare il deterioramento qualitativo o la riduzione del potenziale ecologico.
Transizione verso un’economia circolare
Un'attività economica non deve portare a significative inefficienze nell'utilizzo di materiali recuperati o riciclati, ad incrementi nell'uso diretto o indiretto di risorse naturali, all’incremento significativo di rifiuti, al loro incenerimento o smaltimento, causando danni ambientali significativi a lungo termine
Prevenzione e riduzione dell’inquinamento
Un'attività economica non deve determinare un aumento delle emissioni di inquinanti nell'aria, nell'acqua o nel suolo
Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi
Un'attività economica non deve essere dannosa per le buone condizioni e resilienza degli ecosistemi o per lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, comprese quelle di interesse per l'Unione
Alla luce delle missioni elencate, la Tassonomia ha previsto 3 requisiti che un’attività deve rispettare per essere definita eco-sostenibile:
l principio DNSH si basa su quanto specificato nella “Tassonomia per la finanza sostenibile”, adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal.
Tutte le misure inserite nei PNRR devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri dimostrarne il rispetto.
I nostri specialisti possono aiutarti nella gestione del DNSH